Nadia Superina racconta la storia di Gabriele, suo figlio, un ragazzo con sindrome di down.
“Mi chiamo Nadia Superina, ho 53 anni, abito a Genova e sono la mamma di Gabriele Secchi, un ragazzo down di 21 anni.
Poco dopo la sua nascita avevo scritto una lettera , pubblicata da diversi giornali e riviste raccontando la mia storia o meglio era solo l’inizio perché mio figlio aveva pochi mesi. E’ stata intitolata “Mamma felice di un bimbo down”.
Sapevamo fin da subito che avremmo dovuto affrontare tanti ostacoli e che Gabriele avrebbe avuto dei limiti, ma noi non ce li siamo posti ed abbiamo sempre cercato la sua felicità e di conseguenza la nostra, senza mirare ai successi (che comunque sono arrivati lo stesso e molto numerosi).
Gabriele è un ragazzo entusiasta di tutto. Gli piace stare con gli altri, andare a scuola quando era più piccolo e lavorare adesso, gli piace fare sport, suonare il pianoforte, aiutare gli anziani e le persone che stanno per strada. Il suo entusiasmo lo ha portato e mi ha portato a fare cose che non avrei mai pensato. Abbiamo incontrato personaggi pubblici, dal Papa a Terence Hill, solo per citarne alcuni; abbiamo fatto interviste in tv e sui giornali; organizziamo la giornata disabili al luna park di Genova a cui partecipano oltre 1000 persone; è stato il testimonial insieme a Veronica Pivetti della Giornata Mondiale e Nazionale della sindrome di down nel 2010.
Gabriele ha amato l’acqua fin da piccolo. Lo abbiamo iscritto in piscina dove per anni si è divertito senza imparare a nuotare. E poi c’è stata la svolta: ricordo la sua prima gara, quando a metà corsia si è fermato sorridente per salutarci; è arrivato ultimo ma con un grande sorriso, tanto che sugli spalti è scoppiato un fragoroso applauso per lui. Adesso è un atleta degli Special Olympics, gareggia a livello nazionale ed è stato campione nazionale alla staffetta 4 x 50. Per lui il nuoto è sport, ma è amicizia, divertimento e felicità.
Ecco, oggi, dopo 21 anni, posso confermare la gioia e l’orgoglio di essere la mamma di Gabriele. ”